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1. 869

   

   10-1-20

   La redazione says:

   Bisogna essere iscritti alla CCIAA come impresa di servizi con oggetto sociale anche i servizi cimiteriali. Dovete essere nè collegati nè in condizione di controllo da parte di una impresa di onoranze funebri per non incorrere nella violazione di pari condizioni di concorrenza di mercato.
   A parte questo, come in ogni mestiere, non ci si puo’ improvvisare, ma bisogna conoscere quello che si deve fare.
   Il caposquadra deve poter sapere se opera su un cadavere o un resto mortale; la differenza e’ che se fa su un cadavere quello che si puo’ fare su un resto rischia da 1 a 6 anni di reclusione (art. 40 CP) per vilipendio di cadavere.
   Se apre una tomba senza l’autorizzazione degli aventi diritto ma solo perche’ qualcuno glie lo ha detto, rischia da 1 a 4 anni di reclusione (art. 407 CP) per violazione di sepolcro.
   E deve saper distinguere un resto osseo da un resto mortale, e cosa deve fare quando deve inumare in campo inconsunti un doppio feretro con cassa in zinco, per non parlare del corretto utilizzo dei dispositivi antinfortunistici aziendali, e come si usa un montaferetri o un calabare, e come fare gli sversamenti delle ceneri od ossa in ossario comune, come si sigilla un sepolcro e via di seguito.
   Non si tratta di autorizzazioni formali, che non esistono, ma di imparare il mestiere senza improvvisarsi perche’ si rischia.

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