In caso di esumazione ordinaria decennale, qualora il cadavere sia mineralizzato, la legge prevede che le ossa vengano raccolte e depositate nell’ossario comune, “a meno che coloro che vi abbiano interesse facciano domanda di raccoglierle per deporle in cellette o loculi posti entri il recinto del cimitero ed avuti in concessione”.
Cosa succede, nel caso in cui il parente in linea diretta (figlio) decida di destinare le ossa del padre all’ossario comunale, mentre il parente in linea collaterale (fratello) chiedesse di raccoglierle, ovviamente accollandosene le spese?
Avrebbe prevalenza la volontà del figlio in quanto parente prossimo? Oppure si potrebbe dare prevalenza, come sembra suggerire il dettato dell’art. 85 D.p.R. 285/1990, a “coloro che abbiano interesse” alla raccolta, vale a dire il fratello?

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