Home » Diritti sul sepolcro » Un coerede di tomba di famiglia può chiedere di essere liquidato?

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1. 869

   

   26-1-23

   La redazione says:

   L’erede patrimoniale di una tomba di famiglia eredita solo il manufatto, con conseguente obbligo di manutenzione e decoro, e responsabilità per la pubblica incolumità e nient’altro.
   Altra cosa è il diritto di sepoltura, che spetta ai familiari del fondatore: le due cose possono coincidere, ma non è detto. Uno ha diritto di sepoltura come familiare, non come erede se non dopo l’estinzione della famiglia.
   L’erede deve garantire la sepoltura e l’accesso alla tomba agli aventi diritto.

   L’eredità può solo essere rinunciata, non venduta, visto che ai sensi dell’art. 91 del DPR 285/90 non possono farsi concessioni a persone che ne facciano oggetto di lucro, il che significa che se venisse liquidato l’erede richiedente la concessione decade e la tomba diviene di proprietà del Comune, che può svuotarla e riassegnarla.
   Quindi se l’erede vuole rinunciare agli obblighi di manutenzione e contemporaneamente al inscindibile diritto di sepoltura (qualora presente), deve fare un atto pubblico di rinuncia per se e discendenti a favore indifferenziato degli altri eredi e renderlo noto agli altri eredi e al Comune, che vigili sul rispetto dell’impegno, e da quel momento cessano gli obblighi di manutenzione, ma assolutamente è vietato ogni corrispettivo.

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