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1. 873

   

   26-8-20

   La redazione says:

   Le spoglie mortali di suo padre dopo 20 anni di tumulazione sono classificate resti mortali e nulla vieta ad una operazione di cremazione ed eventuale affidamento.
   La decisione spetta in primis al coniuge e secondariamente ai figli, a maggioranza, nel caso.
   La normativa di riferimento è la Legge regionale n. 20 del 31 ottobre 2007 ( Vigente dal 27/03/2015 ). Per una conoscenza completa vedi link http://arianna.cr.piemonte.it/iterlegcoordweb/dettaglioLegge.do?urnLegge=urn:nir:regione.piemonte:legge:2007;20@2017-10-03&tornaIndietro=true
   In breve:
   – L’autorizzazione alla cremazione spetta all’ufficiale dello stato civile del comune di decesso
   – vale, in mancanza della disposizione testamentaria o di qualsiasi altra espressione di volontà da parte del defunto, la volontà del coniuge o, in difetto, del parente più prossimo (figli, a maggioranza)
   – Qualora, in assenza del coniuge, concorrano più parenti dello stesso grado, essi devono, a maggioranza, con atto scritto reso davanti al pubblico ufficiale che autorizza l’affidamento o la dispersione, individuare quale di loro si assume la responsabilità di prendere in custodia l’urna per conservarla nel proprio domicilio
   – L’autorizzazione all’affidamento o alla dispersione delle ceneri è comunicata, a cura del soggetto competente al rilascio, al Sindaco del comune ove avviene la custodia o la dispersione delle ceneri
   – Il trasporto dei resti all’inceneritore deve essere fatto da autofunebre autorizzata; il trasporto delle ceneri, dopo la cremazione, si può fare anche con l’auto propria.
   Nel caso si vogliano trasferire le ceneri in altro cimitero, bisogna prima di tutto verificare se il Comune di destinazione accetta in cimitero le ceneri; i Comuni sono obbligati a seppellire i residenti e i morti nel territorio comunale, per gli altri bisogna verificare se il regolamento di polizia mortuaria del Comune destinatario lo permette.

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