1
Decadenza di concessione perpetua per estumulazione
Il mio Comune sostiene che, ai sensi dell’articolo 86 comma 1 del DPR 285 del 10/09/1990, avendo estumulato la salma di un mio familiare è decaduta la concessione.
Il loculo in questione è stato utilizzato dalla famiglia di mio padre fin dal 1925 con la tumulazione di mio zio, poi di mio nonno , mia nonna e , dal 2008, da mio padre. I resti di questi familiari sono stati messi in cassettine e sono dentro il loculo. È dunque giusto sostenere che la concessione sia decaduta anche se i resti di mia nonna, morta nel 1958, sono in una cassetta all’interno del loculo?
Il Comune chiede il rinnovo della concessione e, non avendo né noi , né loro documenti conservati relativi alla concessione, ci chiedono di considerare il rinnovo partendo dal 2008, anno in cui è stato tumulato mio padre.
Privato
Non potendosi dimostrare che nel contratto di concessione c’era una scadenza, per irreperibilità, poiché un contratto non è soggetto a scadenza a meno di clausola espressa, la concessione si ritiene perpetua.
Per le concessioni perpetue non è ammessa l’estumulazione dei sepolti, e la violazione di questa condizione comporta la decadenza della concessione, con passaggio della proprietà del manufatto al Comune, sempre che la estumulazione sia stata fatta dopo l’emanazione del DPR 285/1990; prima non vigeva questa norma.
In genere si arriva ad un compromesso, per cui all’ex concessionario si permette un rinnovo della concessione previa richiesta da parte dello stesso di trasformare la concessione da perpetua a durata limitata: adesso le concessioni possono essere al massimo di 99 anni, visto che per le concessioni di durata limitata la estumulazione è possibile.
Da quando computare la durata, a nostro avviso dovrebbe essere dal momento della decadenza, ovvero da quando è stata fatta l’estumulazione.
Was this answer helpful?
LikeDislike