A seguito scadenza contratto di concessione di loculo cimiteriale è stata inviata ai familiari del defunto una lettera contenente le modalità per il rinnovo della concessione cimiteriale oppure in alternativa le varie possibilità tra cui la cremazione oppure l’inumazione dei resti mortali non consumati nel campo degli inconsunti per almeno cinque anni.

La moglie del defunto ha rinunciato, per iscritto, al rinnovo della concessione intendendo procedere all’inumazione quinquennale dei resti mortali o, laddove possibile, al diretto versamento nell’ossario comune.

Ora a distanza di quasi due anni dall’inumazione nel campo inconsunti, i figli (la moglie è nel frattempo deceduta), chiedono di poter riesumare in via straordinaria i resti mortali del defunto e tumulare i resti/le ceneri nella nicchia ossario dove nel frattempo sono state tumulate le ceneri della moglie.

Siamo molto perplessi circa la richiesta. E’ possibile non autorizzare questa operazione? La destinazione nel campo degli inconsunti era da noi ritenuta, e più volte comunicata agli interessati, come scelta di non ritorno, tanto più che era stata disposta dalla moglie anche la destinazione nell’ossario comune se fosse stato possibile. Riteniamo che ci potrebbero essere problemi igienico sanitari in quanto il corpo potrebbe già essere in avanzato stato di decomposizione, dato che è stato eliminato il coperchio di zinco della cassa! Ed inoltre si potrebbe creare un precedente pericoloso, dato che anche i parenti di altri defunti potrebbero richiedere analoga esumazione per tumulare i resti mortali evitando le spese di cremazione (+ di 100 defunti inumati nel campo degli inconsunti).

Comune di Meolo (VE)