Nel 1853 il mio bisnonno costruì una cappella che divise con suo fratello (parte destra e parte sinistra).

Con il passare degli anni nelle due parti sono stati sepolti i loro discendenti (Jus sanguinis).

Nella parte di mia pertinenza, al momento è sepolto, assieme a mia madre (nipote del fondatore) anche una figlia del fondatore ed il suo coniuge.

Già morta la figlia del fondatore, il coniuge adotta una ragazza (ora in vita) e volle seppellire nella cappella anche la madre naturale della figlia adottiva.

La figlia adottiva ora si rifiuta di partecipare, in quota parte, alle spese di manutenzione ordinaria e straordinaria della cappella che tutti noi discendenti dei sepolti dividiamo per asse ereditario.

Considerando che nella cappella sono di fatto sepolti:

  • la madre naturale della donna,
  • il suo padre adottivo (alla cui morte ha ereditato beni immobiliari che il padre adottivo aveva ricevuto in eredità dalla moglie, figlia del fondatore della cappella),
  • la moglie del padre adottivo

Chiedo:

  1. se la volontà di non contribuire alle spese di manutenzione della cappella sia lecita
  2. quali siano i riferimenti normativi che possono giustificare l’atteggiamento di rifiuto alla divisione delle spese o di obbligo alla contribuzione ad esse.